Ci sarà un “dopo la pandemia”, non ci saranno
un’era di prima cui torneremo, un mondo di
prima che ci verrà restituito. Intanto, proviamo
lontananza da quello che era, da quelli che
eravamo prima, e siamo ancora nella vicinanza
del contagio, ogni giorno: lo spazio di distacco
di una prospettiva da cui guardarlo non ci
è ancora dato, nonostante tutte le nostre
impazienze.
I testi che qui presentiamo vengono ancora
tutti da dentro l’esperienza, rappresentano dei
segnaposto, necessariamente provvisori, di
una storia che stiamo ancora attraversando,
necessari per una possibile e futura, quando
che sia, rielaborazione degli eventi.
I segnaposto sono utili, intanto, per muoversi
dentro questo tempo difficile e complesso con
la giusta lontananza dalle cose, ma anche con
la necessaria vicinanza a noi stessi, alle nostre
motivazioni, alle ragioni del nostro impegno
nel vivere quotidiano, alla nostra urgenza di
raccontare e condividere.